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Donne e Osteoporosi: i livelli di gravità e il supporto osteopatico

di Valentina Montaldo

L’osteoporosi è una realtà che molte donne si trovano ad affrontare, spesso con dubbi e preoccupazioni su come questa possa impattare sulla loro vita. È una condizione che porta a una graduale perdita di densità ossea, rendendo le ossa più fragili e vulnerabili alle fratture. Questa fragilità non solo influisce sulla mobilità, ma può anche limitare molte attività quotidiane che per lungo tempo abbiamo dato per scontate. 

Una domanda che mi viene spesso posta a questo proposito è se è possibile intervenire con il trattamento osteopatico se si è affetti da osteopatia. La risposta è sì, ma con le dovute specifiche su età e i diversi livelli di gravità della malattia.  

Un approccio osteopatico consapevole e personalizzato può infatti contribuire a mitigare i sintomi dell’osteoporosi, favorendo il benessere generale e aiutando a mantenere una buona qualità di vita. Ma approfondiamo meglio insieme.  

Cos’è l’Osteoporosi

L’osteoporosi è una condizione in cui le ossa perdono densità e forza. Questo processo colpisce molte persone con l’avanzare dell’età, ma nelle donne si manifesta con maggiore incidenza e intensità, soprattutto a seguito della menopausa. La causa principale è la diminuzione degli estrogeni, ormoni che svolgono un ruolo essenziale nel mantenimento della massa ossea. 

Questa condizione non è solo un processo fisiologico, ma può essere influenzata da diversi fattori:

  • Inizio precoce della menopausa
  • Carenza di calcio e vitamina D
  • Stile di vita sedentario
  • Fumo e consumo di alcolici
  • Fattori genetici
  • cadute e traumi

Livelli di gravità dell’Osteoporosi

L’osteoporosi si sviluppa in modo progressivo, e i suoi effetti possono essere più o meno intensi a seconda del livello di gravità:

  1. Osteopenia: è la fase iniziale, in cui la densità ossea inizia a diminuire, ma non al punto di essere considerata critica. Questo è un momento chiave per agire: adottare abitudini sane, migliorare la nutrizione e considerare l’opportunità di un sostegno osteopatico.
  1. Osteoporosi: a questo livello, la densità ossea è sufficientemente ridotta da far aumentare il rischio di fratture, soprattutto in aree fragili come colonna vertebrale, polsi e femore. Anche senza segni evidenti, le ossa sono diventate più vulnerabili, e si possono manifestare dolori e limitazioni nei movimenti.
  1. Osteoporosi severa: in questa fase, le ossa sono estremamente fragili e le fratture diventano più frequenti e debilitanti. Può essere presente dolore cronico, e le attività quotidiane possono risultare limitate. Intervenire con un sostegno osteopatico diventa fondamentale per migliorare il benessere generale e prevenire ulteriori complicazioni. 

Quando il trattamento osteopatico è indicato

L’osteopatia non può curare direttamente l’osteoporosi, ma può essere di grande aiuto nel migliorare il comfort, alleviare il dolore e mantenere la mobilità. È particolarmente indicata per le persone nelle fasi di osteopenia o osteoporosi moderata, e l’obiettivo è sempre uno: migliorare la qualità della vita con un trattamento mirato e delicato. 

Nel caso di osteoporosi severa, specie nelle persone anziane, il trattamento viene eseguito attraverso delle tecniche che si chiamano miofasciali. Queste tecniche che vanno a riattivare i tessuti muscolari e fasciali (ovvero la struttura di tessuto connettivo che ricopre i muscoli, gruppi di muscoli, vasi sanguigni e nervi), sono estremamente delicate e non mettono in sofferenza articolazioni e ossa. 

In generale il trattamento osteopatico può essere utile per:

  • Ottimizzare la mobilità articolare: in presenza di osteoporosi, la mobilità può risultare compromessa, ma attraverso tecniche specifiche si può preservare la flessibilità e ridurre il rischio di cadute.
  • Alleviare il dolore: tecniche osteopatiche delicate e non invasive possono alleviare la tensione muscolare e ridurre il dolore cronico, consentendo un miglior comfort nei movimenti quotidiani.
  • Favorire una postura corretta: l’osteoporosi può causare alterazioni nella postura, spesso a livello della colonna vertebrale. L’intervento osteopatico aiuta a sostenere l’allineamento del corpo, limitando lo sforzo sulle ossa fragili e migliorando la stabilità.
  • Migliorare la respirazione: la colonna vertebrale può risentire delle deformazioni, limitando a volte anche la capacità respiratoria. L’osteopata può lavorare sulla mobilità toracica per favorire una respirazione più libera e profonda.

Quando rivolgersi a un Osteopata

La prevenzione è sempre la miglior cura, e l’osteopatia rappresenta un valido sostegno per chi è nelle prime fasi dell’osteoporosi. Consultare un osteopata fin dai primi segnali può fare la differenza nel rallentare la progressione della condizione, alleviando i dolori e preservando la funzionalità delle articolazioni.

L’osteoporosi può sembrare una diagnosi scoraggiante, ma ci sono strumenti e professionisti che possono supportare ogni donna in questo percorso. Affidarsi a un osteopata esperto, che comprenda le sfide legate all’osteoporosi e sappia trattare con sensibilità, può essere un grande alleato per continuare a vivere in modo attivo e soddisfacente.

Se soffri di osteoporosi o un tuo caro ne è affetto, ti aspetto in studio per capire insieme come intervenire. 

Prenota ora la tua visita nel mio studio e alla fine dell’incontro potrai capire la tua situazione attuale e valutare il percorso più adatto a te. 

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Valentina Montaldo

Laureata all’ International College of Osteopathic Medicine, di Milano 
Master in Scienze dell’Osteopatia del Surrey Institute of Osteopathic Medicine (SIOM) della Nescot College, Londra. Creatrice del Metodo Montaldo e di Progetto ColloSereno.

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