La pandemia ha colto di sorpresa un po’ tutti lo scorso anno, te lo ricordi?
Da un giorno all’altro, a marzo, ci siamo ritrovati tutti chiusi in casa e molte aziende hanno adottato lo smart working per continuare a lavorare.
Se sei tra le donne che hanno iniziato lo smart working nel primo lockdown, inizialmente avrai magari pensato: “Ottimo, con la scusa avrò più tempo per me, per la casa e magari posso dormire anche mezz’ora in più!”
Certo, sicuramente la gestione del tempo è uno dei lati positivi dello smart working (almeno all’inizio).
Forse però non sei ancora a conoscenza delle conseguenze che può avere tutto questo sulla tua cervicale.
Quindi se oggi soffri di mal di testa, mal di schiena oppure hai la vista affaticata o i muscoli tesi, continua a leggere.
Parliamo di Elisa, 34 anni, mia paziente, che ha iniziato a lavorare da remoto a marzo scorso.
Inizialmente era molto contenta di questo e ovviamente, non sapendo quanto sarebbe durato il lockdown, si è “arrangiata” come ha potuto, con il tavolo e la sedia di casa.
Peccato che avere una postura scorretta mantenuta per tante ore può essere letteralmente deleteria per il nostro corpo.
Man mano che Elisa lavorava davanti allo schermo, continuava a sovraccaricare i muscoli sub-occipitali, ovvero quelli alla base del cranio e questo per due motivi principali:
1- Anche se non ce ne accorgiamo, quando ci concentriamo sullo schermo tendiamo ad anteporre il capo, ovvero ad avvicinarlo allo schermo stesso e questa non è una postura naturale!
2- I muscoli sub-occipitali hanno un legame molto stretto con la vista, quindi vuol dire che ogni volta che affatichiamo gli occhi, tutta quella tensione si trasferisce in automatico sui muscoli alla base del cranio, e viceversa, con un effetto ping-pong disastroso per la salute del tuo collo.
Tac. Ecco che arriva così quello che si chiama mal di testa miotensivo, ovvero dovuto alla tensione dei muscoli. Se non addirittura un calo della vista.
È tutto qui?
Purtroppo, no.
Infatti, se non hai una postazione di lavoro come si deve, “a misura di smart working”, rischi di danneggiare anche i lombi e il coccige. La conseguenza? Dolore alla bassa schiena, o meglio, lombalgia.
Talvolta, lo stress e la tensione possono addirittura portare al bruxismo.
Insomma, una postura scorretta davanti al computer protratta per mesi o anni danneggia notevolmente il tuo corpo e questo si ripercuoterà inevitabilmente sul tuo benessere psico-fisico.
Ne vale davvero la pena? Io direi di no.
Ma che fine ha fatto Elena?! Tranquille, oggi Elena sta benissimo e ha ritrovato il suo equilibrio grazie ad una serie di trattamenti di osteopatia con me e ad una postura migliore davanti al computer.
Come puoi trovare anche tu l’equilibrio per un collo sereno? Innanzitutto, dovresti assicurarti che il tuo collo stia bene. Già, ma come?
Prenota ora la tua visita con me e alla fine del nostro incontro potrai avere il risultato dell’analisi “Collo Sereno”, per capire la situazione attuale del tuo collo e valutare un eventuale percorso di recupero.